Sigle in cucina

MEMO 
Capita a tutti leggendo ricette o articoli di cucina soprattutto relative ai dolci, di imbattersi in sigle strane come ad esempio  MMF, PdS, PdZ,  ZAV, ma anche le ricette salate non sono da meno, ad esempio EVO, PAV, per non parlare delle dosi espresse non in grammi ma in modo empirico, il mio stesso q.b. o pz, o utilizzando come unità di misura (date per conosciute) sigle strane: CC, CM o CT, Cc, TZ, tz,  ecc.. Per finire non mancano sigle  circa la  denominazione specifica di un ingrediente o prodotto: DOP, DOC, IGP e altre ancora.
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Quando si scrive una ricetta piuttosto lunghetta.., si tende ad usare una terminologia particolare fatta di  sigle, abbreviazioni, acronimi tutto  per snellirne il contenuto, qualcuna però non è proprio facilmente intuitiva, soprattutto per chi è alle prime armi con forno e  fornelli.
Ecco  un elenco  in ordine alfabetico delle sigle più comuni.

In pasticceria 

MMF            Marshmallow

PdS               Pan di Spagna

Pdz               Pasta di zucchero 

ZAV              Zucchero a velo 

Nelle ricette salate

Olio EVO    olio extra vergine d'oliva 

PAV              Pasta al vino

Strumenti per dosi empiriche, tenendo presente che i liquidi sono una cosa e gli sfarinati un'altra.

Ca.                   circa

Cad.                 cadauno

CC                   cucchiaio

CM                  cucchiaio da minestra

CT                   cucchiaio da tavola

Cc, cc ,            cucchiaino medio

Pz.                   pizzico, o pezzo

q.b .                 quanto basta

TZ                   tazza da colazione 

 tz                    tazzina da caffè colma 

Strumenti per dosi   americani e inglesi 

CUP         tazza da colazione 

TBLSP    cucchiaio da tavola (tablespoon)

TSP         cucchiaino da tè  (teaspoon)

Sigle sulla provenienza del prodotto

BIO                Biologico
DOC/DPC     Denominazione origine/provenienza controllata
DOCG           Denominazione origine controllata garantita
DOP              Denominazione origine protetta dove produzione, trasformazione e lavorazione avvengono nella stessa zona 
IGP                Indicazione geografica ma basta una sola fase delle tre precedenti, per avere l'indicazione IGP ad esempio lavorazione tipica del luogo, ma la materia prima non è italiana 
IGT                Indicazione geografica tipica

Commenti

  1. Fantastica Cinzia!!!
    Quante volte ci imbattiamo in queste sigle e non sappiamo il loro significato!!!
    Hai fornito una legenda utilissima, da condividere!
    Grazieeee!!!

    RispondiElimina

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