Burro negli impasti

Il burro in cucina  può avere temperature e consistenze diverse a seconda della ricetta che andrà a completare sia dolce o salata. Nei dolci tipo la pasta frolla e breezè può essere: freddo di frigorifero, ma anche di freezer, a temperatura ambiente ma plastico, a temperatura ambiente ma a pomata,  fuso e usato freddo o "cotto"  il noisette, ma anche chiarificato il ghee per preparazioni salate.

burro-negli-impasti
Suggerimenti consistenza  burro

1) Freddo di frigorifero, lo si usa nella pasta sfoglia tirato in rettangolo e nella pasta briseè, in questo caso meglio ancora se freddo di freezer e poi grattugiato uno sulla farina.
2) Temperatura ambiente, plastico si usa nelle frolle sabbiate  e nelle torte da credenza.
3) Temperatura ambiente a pomata, si usa:  
- nei dolci tipo impasti montati la frolla montata e creme al burro come la mousseline (crema pasticcera con aggiunta di burro), 
- nei salati amalgamandolo insieme a un trito di erbe aromatiche o con aggiunta di spezie. Una volta amalgamato, si formano per praticità dei rotolini che si avvolgono in carta forno o carta oleata e si conservano in frigorifero per qualche giorno o in freezer per qualche mese. Si serve tagliato a fettine freddo, ma malleabile  da spalmare su crostini o ad esempio sul salmone affumicato, oppure si tagliano 1 o più  rondelle e si mettono  a fondere sopra una fettina di carne o pollo o su pesci  cotti in padella o ancora su verdure bollite e calde, purché venga fatto rigorosamente a fuoco spento e si usi il coperchio per mantenere il calore della cottura. In questo modo si ottiene una crema molto saporita che andrà a dare alla pietanza un tocco in più.
4) Fuso a bagnomaria  ma freddo, si usa per amalgamare la base della cheesecake o per impasti duri come i brownies, ma anche in alcuni impasti  dove è necessario che la parte grassa  si incorpori in modo omogeneo ad esempio quelli che hanno una lievitazione fuori dal forno, con qualunque tipo di lievito  insomma nei dolci  come le brioches, il pandolce, le colombe, la torta delle rose ecc...
5) Burro nocciola o noisette, si ottiene facendolo "cuocere" per qualche minuto in un pentolino sino a che non prende il colore ambrato, si usa per il financier e le madeleine, ma anche in alcuni salati.
6) Chiarificato, è  tipico degli salati, è un burro al quale sono state tolte l'acqua e le proteine del latte, mantenendo solo la parte grassa. È utilizzato nelle fritture come la classica cotoletta milanese perché ha un punto di fumo più alto dell'olio, o per preparare la salsa olandese e quindi la bernese.
In commercio e in alcune ricette, viene denominato "burro ghee".

Commenti

  1. Molto, molto interessanti queste precisazioni e suggerimenti sul burro. Grazie. Alla prossima
    Marilena

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  2. Grazie, Cinzia! Sempre chiari e precisi i tuoi suggerimenti!!! Saper usare il burro nella sua giusta consistenza è fondamentale!!!

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  3. Bene I suggerimenti per ogni ricetta, non ero al corrente,
    Imparerò i metodi che descrivi con chiarezza. Grazie Cinzia. Giuse

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