il cibo e i 5 sensi

Gennaio è arrivato, mese nuovo quindi oggi nuovo argomento mensile che coincide anche con il programma del corso "CUCINA DOMANI".
Se dico FOOD PORN.., scandalizzo qualcuno? Tranquilli è solo quella tendenza attuale di fotografare in un determinato modo il cibo, cercando di valorizzarlo al massimo e poi condividere con altri la foto fatta , quel cibo che già da solo fa venire l'acquolina in bocca, poi se è impiattato  e fotografato in modo tale da trasmettere emozioni dalla foto stessa, lo scopo è stato raggiunto, attrarre, sedurre e a volte confondere la mente, tranquilli niente luci rosse.., solo cibo godurioso in foto, ma che sembra vero da essere gustato, assaporato.
Qui Dante avrebbe sicuramente da dire.... 

Memo del peso del qb
Memo il cibo sensoriale
Tralasciando le foto, sappiamo tutti che un cibo anche il più semplice, se ben impiattato servito alla giusta temperatura, croccante, morbido o cremoso che sia, che emani un buon profumo attiva la salivazione  ancora prima di masticarlo, anche se non ci facciamo caso, tutti i nostri 5 sensi vengono risvegliati.  
Sempre più spesso sentiamo o leggiamo di come comportarci con il cibo quando ci accingiamo a mangiare, se provate a seguire quelle indicazioni, almeno nei primi bocconi, mangiare sarà un'azione ancora più appagante, soprattutto per coloro che del cibo ne farebbero a meno.
Proviamo a fare l'esperimento con  un qualunque cibo che ci piace, magari della nostra tradizione, possiamo mangiarlo subito da affamati e finirlo in un attimo, oppure ASSAPORARLO con i 5 sensi e farlo durare più a lungo.
Un esempio classico  lo offre il pane.
TATTO: Con le mani possiamo portarlo alla bocca, possiamo sentirne il peso, quindi la leggerezza e il tipo di cottura, possiamo spezzarlo in tanti bocconi.
UDITO: Con l'orecchio possiamo sentirne oltre al crunch della crosticina, anche il suono che emana dando un piccolo colpetto al fondo del pane,  quindi capire se è sufficientemente cotto o ancora crudo.
VISTA: con gli occhi possiamo vedere oltre la consistenza, anche se può essere avariato, la vista non ci inganna e ci invoglia a mangiare o a non mangiare, basta pensare al  detto " il cibo si mangia prima con gli occhi, poi con la bocca" ! Nulla di più vero!
OLFATTO: con il naso si sente il profumo o odori sgradevoli, quindi siamo o meno invogliati a mangiare come con la vista, ma  l'olfatto ha il potere di  risvegliare ricordi lontani, legati non solo al cibo stesso, ma a luoghi,  affetti e sentimenti  provati in concomitanza con la prima volta che abbiamo sentito quel profumo o odore.
Avevo già postato nel post della Confettura di susine , queste emozioni... Se volete leggere..., cliccare sul titolo linkato.
GUSTO: ecco l'ultimo,  il più importante quello che ci appaga maggiormente, quando portiamo il cibo alla bocca, a questo punto quel boccone ha già superato 4 esami... e lo possiamo gustare, assaporare in tranquillità.
Tatto, vista e udito, anche se soggettivi sono comunque simili per tutti noi, mentre olfatto e gusto non sono uguali in tutte le persone, in quanto ognuno di noi ha un numero di recettori diversi sia nel naso, che in bocca e hanno anche una diversa sensibilità, basti pensare alla tolleranza individuale del peperoncino piccante o del sale o dello zucchero.
Dall'unione dell'olfatto con il gusto (quindi del tutto personali), nasce il SAPORE che è unico per ognuno di noi, è non è semplice descriverlo.
Il gusto ci da una prima indicazione cioè se quel boccone ad esempio è dolce o salato, ma sarà l'incontro dei due sensi che si incontrano nel retro della gola sotto la cavità nasale, a riconoscere il sapore in tutte le sue sfumature.
Ci avete mai pensato, alle volte per prendere una medicina dobbiamo turarci il naso per poterla ingoiare, così al massimo sentiamo solo un gusto amaro.
I gusti conosciuti sino a poco tempo fa erano riferiti a  4 qualità diverse:
Amaro, dolce, salato, aspro/acido, oggi si è aggiunto il quinto, il gusto humami un salato particolare meno intenso  degli altri tipico del glutammato e della presenza delle proteine e derivati, i vegetariani e vegani danno questo sapore ai piatti che preparano usando la salsa di soia, il miso ecc...
Una chicca, il nostro primo cibo, cioè il latte materno, ha un gusto humami.
Sulla nostra lingua (che è un organo del nostro corpo) ci sono le papille gustative che hanno il compito di riconoscere le qualità del nostro boccone:
I  recettori del DOLCE si trovano sulla punta della lingua. 
I recettori dell'AMARO si trovano alla base della lingua davanti all'epiglottide.
I recettori del SALATO  si trovano ai lati anteriori della lingua e ci avvisano che il cibo potrebbe essere tossico
I recettori del ASPRO/ACIDO si trovano ai lati posteriori della lingua e ci avvisano che il cibo potrebbe essere non buono.
I recettori del HUMAMI si trovano invece nella parte posteriore della gola o meglio nella faringe.
Secondo me il post può tornare utile anche solo se si deve ingoiare una pastiglia dal gusto sgradevole, sapere dove posarla in bocca, mai oltre la metà posteriore della lingua, o semplicemente se si deve assaggiare un cibo che stiamo cuocendo  per capire se abbiamo o meno già messo il sale, o se aggiungerlo, non occorre farci un "boccone" di cibo, basta un piccolo quantitativo e posizionarlo nel punto giusto della lingua.
Da questo post ne pubblicherò altri sugli abbinamenti possibili dei cibi che ho sperimentato nel tempo, ma anche consigli tratti da un libro che mi è stato regalato " la grammatica dei sapori ".
Le informazioni che ho condiviso sono informazioni che scolasticamente tutti le abbiamo apprese, alcuni dettagli sono invece frutto  dei miei appunti sparsi che ho trovato nella mia cartellina dei vari corsi che ho frequentato, e della curiosità continua che ho, che soddisfo seguendo canali YouTube.

Commenti

  1. Cinzia, sono informazioni a dir poco importanti ,spesso mettiamo il cibo in bocca senza pensarci, sono nozioni da Imparare.giuse

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  2. Molto interessante !!! “Leggere” il cibo è veramente un’esperienza che non coinvolge solo il” gusto”! Grazie Cinzia☺️

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  3. Bellissimo questo post, Cinzia!!! Non ci sono ricette, ma fa ugualmente venire " l' acquolina in bocca"... "Risvegliare" i cinque sensi davanti ad un piatto fragrante e ben impiattato è, come tu ci insegni, di fondamentale importanza!

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  4. E sempre utile leggere e ricordare le tue nozioni preziose veramente utili grazie Giusi

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