la tradizione dei ravioli genovesi
I ravioli nascono da tagli e cotture di carni diverse: da bollito, da arrosto e da sugo, un vero esempio di MP e BC (cliccare QUI per maggiori informazioni) perchè oltre ai ravioli stessi ci sono il brodo, il bollito, carni arrosto, carne nel sugo e sugo come condimento.
Per la ricetta dei miei ravioli cliccare QUI
I ravioli genovesi si differenziano da tutti gli altri, perché nel ripieno è presente un'alta percentuale di verdure, nello specifico le borragini, non devono mancare salsiccia a crudo, uova, formaggio grattugiato, maggiorana e noce moscata grattugiata.
La mia ricetta è quasi uguale a quella della nonna Maria, prevede sempre le stesse tipologie di carni in eguale peso tra loro, peso esteso alle borragini e alla salsiccia cruda, ma si differenzia nella cottura perchè per me è una sola: in arrosto morto/morbido.
Il nostro impasto per l'involucro, prevede farina di semola rimacinata di grano duro e granito di grano tenero al 50%, mentre la parte liquida è data dal 40% di uova e q.b. di vino bianco.
Da parecchi anni ho scelto per due motivi diversi, un solo tipo di cottura con tutte le carni come da ricetta (esclusa la salsiccia) e i sapori tagliati in piccoli pezzi:
1) preparo i ravioli con molto anticipo e li conservo in freezer, per cui non ho necessità di altri piatti pronti che in famiglia nessuno consuma più.
2) oggi nel bene o nel male, spesso le carni utilizzate sono troppo magre e il ripieno diventa piuttosto stopposo, ho trovato che è molto meglio l'arrosto morto/morbido che dir si voglia, perchè questa cottura mantiene le carni morbide, mentre le verdure (cipolle sedano carote e aromi) e la varietà delle carni stesse rendono il tutto molto saporito.
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